sabato 29 ottobre 2016

Un nuovo inizio




Oggi vi vogliamo raccontare di come stanno andando le cose alla ripresa degli incontri dopo la pausa estiva – i nostri post rincorrono lo svolgimento degli eventi, ma riteniamo che sia interessante spartire la nostra esperienza anche se con qualche settimana di ritardo rispetto all’accaduto.
Ebbene, diverse sono state le questioni a cui ci siamo trovate davanti.Innanzitutto, al momento il gruppo risulta diminuito di alcune unità. Non sappiamo ancora se rivedremo alcune delle assenti o se invece il numero si rinfoltirà col proseguire degli incontri e della stagione fredda. 
Al momento tre di loro ci hanno confermato di prendersi un momento di pausa, chi per questioni personali, chi per un po’ di stanchezza. Noi tutte speriamo tanto che possano nel futuro trovare il tempo e l’occasione di riunirsi a noi, perché ciascuna con la sua unicità colora le serate di toni peculiari.
 
In seconda battuta si è iniziato un nuovo percorso di lavoro, per noi inedito. Abbiamo deciso di lavorare sui colori e di partire da essi per trarne ispirazione. 


Come anticipato nei precedenti post, la nostra idea è di procedere nell’evoluzione dei progetti passo per passo, incontro dopo incontro, non invece con una programmazione dettagliata sin dall’inizio.


Ci siamo quindi ritrovate con immagini ed oggetti dai colori che ci stimolavano e abbiamo deciso di trarne delle palette di colori di ricamo. Abbiamo quindi provveduto, cartella dei filati alla mano, a selezionare da un’immagine ed un oggetto i colori predominanti e trovarne il corrispettivo in mouliné; con questi abbiamo preparato dei campioni per testare l’effettiva armonia della palette estratta.


Finora abbiamo proceduto in tal modo; ciò che ne scaturirà poi non è ancora stato discusso e deciso. Ad ognuna di noi il compito di riflettere su come questo percorso può evolvere.
 
Ciò che finora abbiamo constatato è che procedere in tal modo, se da un lato è stimolante e coinvolgente, capace di attirare l’intervento anche di coloro tra noi che sono meno ciarliere, dall’altro crea un senso di incertezza e di spaesamento, perché appunto il percorso non è definito ma in continuo divenire. Siamo però convinte di quanto stiamo facendo, pertanto proseguiamo fiduciose che da questo percorso condiviso sicuramente scaturiranno preziosi frutti. O fiori?!?




giovedì 6 ottobre 2016

Nuove proposte e vecchie tradizioni



Le menti creative del nostro comitato tecnico si sono messe all’opera, riunendosi in un tavolo appartato durante le serate dedicate al lavoro collettivo, con aria cospiratrice e sussurri a mezza voce. Tutte le altre, dedicandosi alacremente all’amata tovaglia comune, tiravano le orecchie a più non posso per captare indizi sui progetti in elaborazione.

Per fortuna le riunioni carbonare hanno presto prodotto delle proposte che sono state spartite con l’intero gruppo. 

L’idea principale è di rottura rispetto al precedente metodo di lavoro.

Fino ad oggi si è proceduto decidendo ad inizio anno, nel corso dell’assemblea delle associate, quale sarebbe stato il progetto dei 12 mesi seguenti; dopodiché si impostava l’organizzazione delle serate dell’anno alla luce di quel progetto, con scalette piuttosto dettagliate di attività ed incontri. Così è stato per l’anno in cui abbiamo lavorato sui punti base grazie alla tecnica dei fiorellini di Diana Lampe, in cui era precisato sera per sera quale fiore si sarebbe affrontato; in maniera non dissimile è avvenuto nel periodo in cui ci siamo dedicate al punto umbro, in cui si è deciso di lavorare a gruppi imparando ogni sera punti specifici decisi in precedenza. Qualche variazione c’è stata nel periodo di sviluppo di tre tecniche contemporaneamente, in cui le serate si sono svolte più liberamente; si è tornate al vecchio schema di calendarizzazione stretta e scaletta precisa per il laboratorio sugli sfilati. 

Ebbene, il comitato ha proposto che per il futuro, una volta individuato il progetto, l’attività sia invece sviluppata volta per volta. Non più dunque un calendario preciso e vincolante, quanto un procedere di serata in serata nelle decisioni e nell’evoluzione del progetto che si deciderà di perseguire. Il tutto con uno sviluppo orizzontale, vale a dire con la partecipazione paritaria di tutte nella discussione delle proposte.

In tutto questo, rimane ad oggi fermo il proposito di mantenere un elemento che ha caratterizzato sinora la nostra associazione: la realizzazione di un lavoro collettivo, vale a dire di un progetto a più mani, deciso da tutte e elaborato col contributo di ogni associata. Così è nato il nostro stendardo e così si sta sviluppando la tovaglia delle donnine. 




La volontà di portare avanti progetti a più mani nasce dal clima festoso che si crea quando tutte assieme lavoriamo allo stesso pezzo, dalla soddisfazione condivisa di vedere prendere vita un progetto in cui ognuna ha messo una parte di sé, dalla capacità di cementare le relazioni che le serate di condivisione hanno. 



Manterremo i progetti ed i metodi che abbiamo immaginato? Troveremo soddisfazione nei nuovi percorsi? Questo ancora non ci è dato di sapere. Sicuramente questo blog ne sarà fido testimone.